Bracigliano:
“
* Ricostruzione storica della tradizione bandistica di Bracigliano del Prof. Francesco Cardaropoli (Direttore e Compositore x Banda, titolare della cattedra di Tromba e Trombone e docente in Strumentazione x Banda e Direzione di Orchestra di Fiati presso il Conservatorio di Musica di Salerno).
Fino
al 1980 le notizie sulle tradizioni braciglianesi e sulla banda di Bracigliano
sono riportate nella pubblicazione di Padre Teofilo M. Giordano “Storia di
Bracigliano” acquisite dopo anni di studi faticosissimi, (archivio comunale,
archivio delle parrocchie, documenti storici, ecc..).
Niente
è stato scritto dal 1980 ad oggi riguardando l’argomento “banda” eccetto
una “Tesi di Storia” per
Rileggendola
attentamente, ho riscontrato delle imprecisioni nel capitolo - una tradizione
gloriosa: “la banda”, e nel capitolo successivo: “la banda oggi”.
La
lettura di questa tesi mi ha spinto a scrivere questo mio articolo su
Bracigliano: “
Mi
permetto di apportare in questa mia nota le dovute correzioni in primis dove si
parla di me, la tesi originale rimarrà agli atti del Conservatorio di Salerno
senza l’apporto di correzioni, per un riscontro futuro.
A
pag. 62 (la banda oggi..) si dice: dall’anno 1993 al
Ho
l’obbligo di rettificare sempre a pag. 62 dove dice: dal 1998 ad oggi
Gia
quando dirigevo Chieti nel 1993
Tutto
questo si riscontra agli atti del Raduno Bandistico di Salvitelle 1993 dove io
dirigo Città di Chieti e Orsini Città di Bracigliano, il M° Garofalo (braciglianese
di nascita) è sul podio di Francavilla Fontana (Brindisi), il M° Natale (già
direttore di Bracigliano nel 1988) è direttore della banda di Caserta e il M°
Eletto (che subentrerà ad Orsini nella direzione di Città di Bracigliano) è
sul podio di Montescaglioso (Mt) suo paese natio. Tutti maestri questi che hanno
avuto o avranno qualche cosa in comune con Bracigliano. È da precisare però
che per me dirigere il Celebre Concerto Bandistico Città di Chieti era il
massimo, podio che accettai dopo il consenso del grande M° Nicola Centofanti
che l’anno prima mi aveva visto dirigere con
Nel
1989, dopo due anni col nome della banda Città di Bracigliano, si riprese un
nome pugliese, Castellana Grotte (Bari) con lo stesso organico e con lo stesso
direttore. Con la morte del De Caro avvenuta in quest’anno (organizzatore
della banda) si pensò di ridare a Bracigliano la sua banda.
L’altra
organizzazione bandistica guidata dal Moccia, parallelamente aveva la sua banda
musicale , organizzata a Bracigliano sempre con nomi non locali (o Abruzzesi o
Campani o Pugliesi). Infatti dal
Tra
il 1920 ed il 1960 si forma un secondo complesso bandistico “la banda nova”
diretta dal M° F. D’Amato.
Con
la morte di Aurelio Cardaropoli (1974 - ultimo erede dei Cardaropoli avviato
alla musica) la banda viene affidata a più organizzatori per due anni e diretta
dal M° Ettore del Toro. È nel 1977 che la banda si divide in due tronconi (da
questa data non compare più il nome Città di Bracigliano fino al 1987),
affidati rispettivamente al Moccia (1977 – 1993) senza interruzioni però con
nomi diversi avendo per oltre 10 anni alla guida il M° Melillo, per uno il M°
Benvenuto (1984), il M° Marmino (1992) e il M° Cardaropoli (1993), questa
banda identificata come continuatrice della “Banda vecchia” dei Cardaropoli
(da annotare che questa banda inizia con i Cardaropoli nel 1904 e termina, anche
se con nome diverso con F. Cardaropoli nel 1993),
e al De Caro (1977 – 1989) sempre dal 1977 fino alla data della sua
morte avvenuta nel 1989 organizza la banda con nomi sempre pugliesi, (escluso
nel 1987 organizzata con altri organizzatori di Bracigliano (famiglia
Ricciardiello) e 1998 organizzata da solo sempre col nome di Bracigliano diretta
dal M° P. Natale), cambiando sempre il maestro direttore: Miglietta, Garofalo,
Alise, Ligonzo, Natale e molti altri.
L’ordine
cronologico dell’organizzazzione Moccia dal 1977 al 1993:
1977
e 78 Montefalcione (Av), 1979 Chieti,
1980 – 81 – 82 – 83 – Montefalcione (Av), 1984 Lanciano, 1985 –e 86
Ceglie Messapica (Br), 1987 – 88 – 89 Montefalcione (Av), 1990 Ceglie
Messapica (Br), 1991 e 92 S. Giorgio J. (Ta) e 1993 Chieti.
Organizzazione
De Caro:
1977
e 78 Acquaviva delle Fonti (Ba), 1979 e 80 Mottola
(Ta), 1981 e 82 Ceglie Messapica (Br), poi torna anche a Mottola tra 83 e 86,
1987 e 88 Bracigliano e 1989 Castellana Grotte (Ba).
Nell’arco
1990 ad oggi la banda di Bracigliano ha sempre continuato il suo glorioso
cammino ed ha avuto come direttore il M° Alise, ritornato solo per la stagione
musicale 1990, poi il M° Orsini (91-96) e il M° Eletto (1997 ad oggi).
Come
detto nel 2000 si viene a formare un secondo concerto bandistico (Bracigliano
2), ma questo è riportato correttamente nella tesi, ed avrà come maestro anche
Orsini (2003 e 2004), ritornato a Bracigliano e passato all’altra banda e nel
2005 il M° Garofano, finalmente dopo 31 anni un direttore natio di Bracigliano
sul podio locale.
Bisogna
però stare attenti alle notizie verbali tramandate da individuo ad individuo
che possono essere sempre alterate o non veritiere. Infatti
In
una “disputa” di qualche anno fa si diceva che D’Amato era stato in
America a studiare ed aveva diretto una banda oltre oceano. Intere famiglie si
spostavano da un continente all’altro per cercare lavoro. È capitato anche
alla famiglia di mio padre restare in America per molti anni ed ancora li ci
sono tutti i familiari, quindi non penso che a quei tempi si andasse in America
a studiare. Da un’attenta analisi della pubblicazione di P. Teofilo Giordano,
il M° Francesco D’Amato era si andato in America a 12 anni (come tanti in
quegli anni), ma era ritornato a 16. Non si può studiare o prendere un diploma
di composizione a 16 anni, ma come sospettavo, mettendo insieme le date
riportate dal testo di Padre Teofilo Giordano, ho potuto ricostruire quegli
anni.
Come
dire, per alzare il livello di una persona si dicevano cose che non erano del
tutto vere, infatti, come avviene anche oggi, ogni banda aveva i suoi
“tifosi” e quindi se si va a chiedere qualche cosa a persone che sono vicine
ad una delle due bande, è possibile riscontrare che andando a chiedere
informazioni a persone dell’altra banda, tali informazioni sono tutte diverse.
Ricordiamo che nel periodo 1920 –
Per
capire meglio, intere famiglie , come si fa a volte con i partiti politici,
facevano il “tifo” per l’una o per l’altra banda al punto che ancora
oggi c’è la famiglia dei “banda vecchia”, nomignolo attribuito a quella
famiglia che era simpatizzante della banda musicale di Bracigliano dei
Cardaropoli.
Ma
a pag. 52 si chiarisce tutto: negli Usa andò si a dirigere un Maestro di
Bracigliano, ma non D’Amato ma il M°Amato (sono presenti ancora oggi famiglie
degli Amato e famiglie D’Amato).
Oggi
si fa ancora confusione, infatti parlando con una persona anziana “Filippiello”,
mi diceva che il M°Amato (che era stato in America a dirigere) era più bravo
di Cardaropoli sul podio della banda di Bracigliano. Ma il M° Amato (che pure
dirigerà tornato dall’America la banda della vicina Roccapiemonte non avendo
trovato posto da direttore a Bracigliano) ed il M° D’Amato erano due persone
distinte e separate. Quindi bisogna stare attenti alle cose verbali, non
togliendo nulla al M° D’Amato che sicuramente fu un buon maestro di Banda
essendo stato anche allievo del M° Carmine Cardaropoli (caposcuola della
tradizione bandistica braciglianese).
È
nel 1924 che Carmine Cardaropoli lasciò la direzione della banda ed il figlio
Giuseppe (appena diplomato in strumxbanda al S.. Pietro a Majella ) la diresse
per 10 anni. È nel
Ecco
che Ettore del Toro, capobanda di A. Cardaropoli, assume la direzione per due
anni della banda Città di Bracigliano. Le cose non andavano più come prima,
Aurelio in tanti anni di banda si aveva fatta una grande amicizia presso i
“comitati festa”, specie in Abruzzo. Ricordo che in un paese dell’Abruzzo
quando nel 1993 dirigevo Città di Chieti, alcuni anziani si avvicinarono e mi
chiesero se ero parente di Aurelio Cardaropoli M° della Banda di Bracigliano. A
distanza di venti anni si ricordavano ancora di Aurelio Cardaropoli e mi dissero
che era un “gran signore”, stimato in Abruzzo (molto meno a Bracigliano). La
cosa che mi colpì fu che domandai loro se conoscessero l’altra banda diretta
dal M° D’Amato, ma la risposta fu negativa.
Da
qui capii che Aurelio per la serietà negli impegni e la buona banda che
dirigeva, accontentava i comitati, rappresentanti di bande, i quali garantivano
alla banda di Bracigliano di Cardaropoli molte serate.
Mentre
prima a gestire tutto era solo il maestro (fino al 1974), nel 1975 e nel 1976 ci
sono fino ad otto proprietari, (più persone ci sono
più è difficile gestire il tutto).
Un
episodio raccontatomi da una persona cara: quando si andava sulle piazze, i
comitati festa facevano trovare i lettini ai solisti (usanza quasi del tutto
scomparsa oggi c’è solo l’alloggio per il Maestro ed il flicornino
concertista, a volte è difficile anche avere questi due), mentre prima i
solisti erano tra i sei e gli otto, con gli otto proprietari si arrivava a
chiederne tra i sedici e i diciotto letti. Ma non si poteva accontentare tutti e
otto i proprietari e spesso si generavano risse tra di loro.
Un
pò le cose non andavano perché le feste erano sempre meno, un pò perché in
tanti non si gestiva bene l’ambiente, venne a succedere che la banda si sfasciò.
Il lavoro faticoso della famiglia Cardaropoli andò distrutto in due anni.
Come
abbiamo detto, degli otto rimasero solo due, Moccia e De Caro e nell’anno
seguente (nel 1977) il Moccia
organizzò la banda col nome di Montefalcione (Av) col M° Melillo e De Caro
quella di Acquaviva delle Fonti (Ba) col M° Miglietta. Mentre il Moccia tenne
il M° Melillo dal 1977 al 1991 (escluso nel 1984 la banda aveva il nome di
Lanciano (Ch) col M° Benvenuto), De Caro cambiò spesso i maestri della sua
banda (usanza anche questa per cercare di ritornare sulle piazze con nome
diverso). Queste notizie sono confermate nel testo “Capire
A
pag. 61 della tesi, si parla del Moccia e del De Caro: Giovanni Moccia (Flicornino)
e Giuseppe De Caro (Baritono). L’organizzazione della banda di Bracigliano era
stata affidata anche ad altri, ma queste due figure vennero col tempo ad essere
i proprietari della banda cosiddetta “vecchia” (il Moccia) e della banda
“nova” il De Caro. Ma mentre il Moccia continuò una vita nella banda fino
al 1993, il De Caro concluse prima la sua attività (anche perché sopraggiunse
la morte).
Anche
qui vi è un errore di date. La tesi della D’Ascoli dice che il De Caro dal
1979 al 1989 (anno della sua morte) si dedicò alla banda e il Moccia dal 1989
fu il continuatore della tradizione musicale. Non è così perché i due
facevano parte insieme ad altri (dopo la morte del M° Aurelio Cardaropoli
proprietario e direttore della banda di Bracigliano) dell’organizzazione della
banda di Bracigliano nei due anni subito dopo la morte di Aurelio Cardaropoli
col M° Del Toro, e poi si divisero (1977). Ma continuarono paralleli la tradizione bandistica. Il percorso tracciato da queste
due figure non inizia da queste date sopra citate da Raffaella D’Ascoli, ma
dopo la morte del M° Aurelio Cardaropoli. Leggendo il libro “Capire la
banda”, il Concerto Bandistico di Acquaviva delle Fonti col M° Raffaele
Miglietta (la banda più antica della Puglia) già nel 1977 la organizzava il De
Caro e lo stesso anno il Moccia era
a capo dell’organizzazione della Città di Montefalcione (Av) col M°
Pellegrino Mellillo. Quindi dal 1977 si può ricostruire bene tutto il percorso
fino al 1989. Quello che non si poteva ricostruire, erano i due anni dopo la
morte di Aurelio Cardaropoli, affidati alla direzione del M° Del Toro (75 e
76).
Queste
due figure (Moccia e il De Caro) garantirono il cammino della banda da loro
organizzata perché insegnavano rispettivamente
nel “corso ad orientamento musicale” a Bracigliano e i tanti giovani
studiavano musica e venivano inseriti nelle rispettive bande. Il panorama
culturale oggi è totalmente cambiato. I ragazzi studiano in Conservatorio e il
corso ad orientamento musicale non esiste più. Ma è cambiato anche lo scenario
delle bande. Le due bande locali (oggi chiamate Bracigliano 1 e Bracigliano 2,
non per meriti artistici, ma per ordine cronologico di comparsa) sono costrette
a prendere i musicisti per la maggioranza da fuori (dalla Sardegna, Sicilia, ma
anche da fuori Italia: Romania - Albania). Lavorano a Bracigliano rumeni,
albanesi, russi, d’estate con la banda e d’inverno la “terra”, lavori
che gli italiani non vogliono più fare. I giovani studiano tutti e vanno
all’Università e non hanno più fiducia nella musica o nei lavori
tradizionale, che almeno 15 anni fa garantiva un posto sicuro. Oggi chi va in
Conservatorio studia principalmente il pianoforte ed il Violino (anche per la
presenza delle nuove cattedre di strumento musicale nella S.M.). Mentre per il
Pianoforte sono pochi che poi continuano, stanno venendo fuori i violinisti e
non gli strumenti a fiato (come nel passato) che garantivano i musicisti in
banda. (Non so è una tendenza strana dal punto che anche mio figlio Gennaro
studia il Violino avendo come Padre un docente di Conservatorio strumentista a
fiato).
Fra
qualche anno (non avendo più un vivaio di strumentisti a fiato) si potrà
sicuramente mettere su un’orchestra e non la banda. Quindi il panorama
braciglianese potrebbe mutare. Questo ci deve far “preoccupare” perché non
avendo più il “vivaio” degli strumentisti a fiato, la banda potrebbe
scomparire con tutta la sua gloriosa tradizione.
Dopo
aver citato anche la tendenza dell’ultima ora, spero di aver fatto cosa
gradita per quanti leggeranno questa “Tesi” con la mia nota finale, così da
avere un prospetto più chiaro sulla tradizione bandistica di Bracigliano che è
la tradizione più conosciuta e più longeva di tutte le altre. Non si può in
conclusione non parlare dell’evento eccezionale che nel luglio 2003 si è
verificato a Bracigliano (così da avere anche queste notizie fresche): il I°
Raduno Bandistico con otto serate consecutive di bande musicali. Ogni sera c’è
stato un pienone di appassionati ed il tempo è stato molto clemente col raduno
(nessuna sera ha piovuto). È orgoglio per me citare questo raduno organizzato
dall’amministrazione comunale anche perché ogni sera la manifestazione si è
aperta con una mia marcia per banda, questo ci fa capire che forse il contrasto
tra braciglianesi è ormai messo alle spalle, ma è da annotare però che due
bande si sono rifiutate di eseguire una mia marcia: Bracigliano 2 e S. Cipriano
Picentino (quasi tutti di Bracigliano), ma nessuna delle altre bande che
venivano da fuori, hanno rinunciato ad eseguire le marce da me composte e volute
dall’amministrazione comunale organizzatore del Raduno. C’è da dire che da
questo momento in poi le altre bande hanno eseguito le mie marce anche in altre
piazze d’Italia a testimonianza che le marce proposte erano valide. La banda
di Conversano (Bari) ad esempio ogni sera ha aperto il programma con “Banda
Musicale” mia marcia eseguita da una banda pugliese. Bracigliano 1 e quella di
Conversano (Ba) 1, si ritroveranno lo stesso giorno in competizione ad
Alberobello (Ba) a fine Settembre 2003 incominciando la serata musicale in terra
pugliese rispettivamente con “I Ciarlatani” e “Banda Musicale” (le marce
del raduno 2003).
Purtroppo
Bracigliano è risaputo, ama fortemente il forestiero (due bande – due
direttori di fuori) e quindi si rinnova sempre il detto che ci tiene compagnia
ormai da molti anni: “nessuno è profeta in patria”. Spero vivamente per il
futuro che si cambi atteggiamento e si valorizzi di più i nostri giovani, per
continuare così la grande tradizione che Bracigliano si porta dietro da ormai
due secoli.
Bracigliano
Febbraio 2004
M° Francesco Cardaropoli
P.s. Inserendo quest’articolo sul mio sito www.maestrocardaropoli.it a settembre 2005 posso aggiungere che il “Raduno Bandistico” è arrivato alla 3° edizione.
A luglio 2004 si sono esibite 5 Bande e quest’anno si sono esibite 7 bande (ma le migliori del momento). È stato sicuramente il miglior raduno organizzato fino ad oggi, dove tutte le bande (comprese le locali), hanno eseguito all’inizio una marcia sinfonica, sempre diversa, di F. Cardaropoli, riconoscendo tutte le bande la valenza delle composizioni.
Il M° Samale (grande direttore D’Orchestra) nel dirigere la grande banda Città di Lecce nella 2° serata, ha riferito che la marcia “Banda Musicale” di F. Cardaropoli, ha tutto quello che una grande marcia può avere, ma soprattutto tutto quello che si può inserire in una grande marcia x banda.